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IAM On Air – “How I met Agile” – “Da Team Leader ad Agile Coach”

17 Luglio 2020 - 4 minuti di lettura

Tiziano oggi è un appassionato di Agilità. E’ infatti tra i fondatori di Agile For Italy (1), un progetto che si prefigge di diffondere l’Agilità, con magazine mensile e podcast (trovate il link nel sito).

In questo talk, tenuto durante il primo appuntamento del nuovo format IAM On Air – La serie a tema “How I met Agile”, Tiziano ci ha raccontato le tappe del suo viaggio nel mondo Agile.

2009, gli inizi

Un viaggio iniziato nel 2009, quando Tiziano ricopriva il ruolo di sviluppatore C#. L’ambiente in azienda non era tra i più sereni, spesso mancava organizzazione e come dice Tiziano “prevaleva l’opinione di chi urlava di più”. Con il passare del tempo in lui cresceva il desiderio di cambiare ambiente, per diversi ragioni: zero stimoli, la ripetitività delle attività lavorative e quella sensazione di sentirsi isolato dal resto del mondo.

Nuova sfida in una nuova realtà quindi. Tiziano ricopriva lo stesso ruolo, quello di team leader, ma in un contesto più ampio e più dinamico: capitava di doversi confrontare con più Project Manager in un contesto frenetico. Il tutto considerando la sua giovane età rispetto anche agli sviluppatori nei team che doveva gestire. Tutto ciò portava Tiziano a vivere poco serenamente la situazione, sentendo sulle proprie spalle il peso di troppe responsabilità.

Così non poteva e voleva andare avanti, e qualcosa di importante cambiò.

2013, l’anno della svolta

Nel 2013 l’azienda decise che tutti i team leader dovevano diventare Scrum Master. Con l’aiuto di Fabio Armani, un Agile coach, Tiziano affrontò una sorta di “terapia d’urto” che, parole sue, determinò una svolta.
Un cambio non da poco, soprattutto per un’azienda grande. Si scardinarono logiche e abitudini ben radicate, con una paura insita in ognuna delle persone coinvolte, riassumibile con questo pensiero “Oggi sono Team Leader, domani servirò ancora?”.
Erano tanti i dubbi nella testa di Tiziano, nella quale frullavano domande e pensieri:

  • Sono solo, come mi comporto? Anche se spingo verso un cambiamento, sono da solo.
  • Come faccio? Il coach mi sommerge di nuovi framework, acronimi…come faccio poi a metterle in pratica?
  • Ho gli occhi puntati addosso, come posso emergere come leader?
  • Chi mi supporta? Potremmo aiutarci tra colleghi che stanno affrontando lo stesso percorso.

Quali consigli darebbe Tiziano al Tiziano del 2013?

  • Diventare Scrum Master e più in generale abbracciare la filosofia Agile è qualcosa che bisogna fare, ma dipende unicamente da te. NON E’ OBBLIGATORIO.
  • Non si tratta un avanzamento di carriera, piuttosto è fare le cose in una maniera diversa.
  • Sono richiesti studio, dedizione ed impegno nell’apprendimento del mondo Agile. Ancora una volta, se ti piace tutto è più semplice.
  • Comprendere l’importanza del concetto del feedback: è la cosa migliore che possiamo fare. Accettare il feedback è fondamentale.

Come imparare?

Tra framework, discipline, best practice ecc. C’è tanto da imparare! Meglio trovare un mentore, esterno o interno, un esperto che ha peraltro piacere di aiutarti, che può consigliarti.
Non solo studio, ma anche partecipazione a conferenze ed eventi di settore. Sono una risorsa infinita da cui attingere. Frequentare altri team, guardare come fanno, per vedere e magari imparare modi diversi di praticare Agile.
Tiziano, assieme agli altri fondatori di Agile for Italy, hanno stilato una mappa di apprendimento, l’Agile Learning Path (2), frutto della loro esperienza. Non vuole essere una Bibbia, ma un aiuto a tutti coloro che stanno muovendo i primi passi nel mondo Agile.

Ma torniamo alla storia.

2016, l’anno della svolta: Agile or die

L’applicativo finora sviluppato non andava bene, l’azienda decise di affidare ad un’azienda di consulenza la parte di frontend, e lasciare ai team interni coordinati da Tiziano il backend (primo anti-pattern). Inoltre iniziava a serpeggiare la voce che l’Agile non andasse bene per quel tipo progetto.

“Che fare? Rimanere e aspettare “il cadavere a valle” o andare via?

Tiziano prese in mano la situazione e, con l’aiuto di un Agile coach unificò i due team e fecero coaching sia agli esterni che agli interni.

2020

Oggi Tiziano è sia Agile Coach che sviluppatore. Si definisce un funambolo, tra tecnologia e metodologia, che tanto ha imparato e che tanto ha ancora da imparare.

In conclusione del suo interessantissimo intervento, ci ricorda l’importanza della divulgazione: nell’azienda per il quale lavora hanno realizzato una community of practice interna. Utile sia a chi è già pratico ma soprattutto per far crescere altri leader, essendo lui oggi mentore per altri coach.

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