Generazione di id: usare funzioni già pronte o metodi ad-hoc?
Nello sviluppo di un’applicazione prima o poi capita di dover generare degli identificativi univoci e molto spesso la scelta ricade su librerie che generano un UUID, o GUID (Globally Unique Identifier) perché forniscono una soluzione rapida al problema.
Tali funzioni possono essere implementate in maniera differente ma in sostanza sono in grado di generare una stringa alfanumerica a lunghezza fissa con probabilità molto bassa di ripetizioni, quindi praticamente univoca.
Un’altra opzione altrettanto semplice è quella di usare una funzione di hash sul dato a cui bisogna assegnare l’id: similmente ai GUID, queste funzioni implementano un algoritmo che, dato un input formato da n byte, restituisce in output una stringa alfanumerica a lunghezza fissa con probabilità molto bassa di essere ripetuta.
La semplicità di queste soluzioni pronte ha però delle controindicazioni.