Se siete sviluppatori Java forse avrete sentito parlare di Quarkus, un framework che negli ultimi anni si sta imponendo come una delle soluzioni più interessanti nel panorama dello sviluppo backend.
Ma cos’è esattamente, e quali vantaggi offre? Scopriamolo insieme.
Compilare in linguaggio nativo
Come tutti sappiamo Java viene normalmente compilato in bytecode, un set di istruzioni che può essere interpretato da una Java Virtual Machine permettendo la portabilità del codice su qualunque sistema.
Nel mondo odierno dove i container diventano sempre più comuni Quarkus sovverte il paradigma permettendo di compilare Java direttamente in linguaggio nativo. Qual è il vantaggio? Si ottiene un miglioramento delle prestazioni che si riflettono sia nel tempo di avvio sia nella quantità di memoria consumata dall’applicazione. Per ulteriori approfondimenti consiglio la lettura di questo articolo.
Serverless
Quarkus non è certamemte il solo framework serverless, ma fa sempre comodo avere la possibilità di creare un’applicazione web senza dover mettere mano a un server, in maniera cloud-native, e con tanto di live coding.
Imperative e Reactive
Perché scegliere quando puoi avere entrambi? Quarkus è progettato per combinare perfettamente le caratteristiche del familiare codice imperativo e lo stile “non-blocking” della programmazione reactive quando si sviluppa un’applicazione, permettendo di passare da uno all’altro con una semplicità disarmante.
Senza perdere di vista tutto il resto
Quarkus è progettato per funzionare con gli standard i framework e le librerie Java più diffusi come Eclipse MicroProfile e Spring, nonché Apache Kafka, RESTEasy (JAX-RS), Hibernate ORM (JPA), Infinispan, Apache Camel e molti altri.