Storia dei package manager: da APT a Winget
Sviluppati negli anni ’90 i primi package manager, permettevano, tramite riga di comando, di gestire i programmi in modo comodo e veloce.
APT (Advanced Packaging Tool), realizzato per il sistema operativo Debian GNU/Linux nel 1997, fu uno dei primi a comparire sul mercato, fornendo un sistema di gestione dei pacchetti completo con supporto per la ricerca, l’installazione, la rimozione e l’aggiornamento software. Questo approccio rivoluzionò la gestione del software tanto che anche altri sistemi operativi adottarono tecnologie simili: RPM per distribuzioni Linux di Red Hat e Homebrew per macOS, solo per citarne alcuni.
Per molto tempo Windows è stato sprovvisto di un package manager e, nonostante l’esistenza di progetti come Chocolatey e Scoop, Microsoft non si è mai cimentata nella creazione di uno strumento ufficiale fino al 2020. Partendo dalla codebase scritta da un programmatore indipendente, Microsoft finalmente decise che era ora di ufficializzare un proprio package manager che facilitasse la vita ai programmatori: Winget.