Deploy Value

Intrévista doppia a sviluppatori – coded / coding / will code

12 Maggio 2020 - 2 minuti di lettura

Sono passati ventuno anni da quel lontano 1999, l’anno di fondazione di Intré. Da allora siamo cresciuti, sia come persone che come competenze. Ad oggi possiamo contare non solo su sviluppatori ma anche designer, agile coach e non ultimi due Agile Delivery Manager. Tutti insieme per continuare a portare avanti la nostra missione: lo sviluppo software, in una dimensione collaborativa di continuo apprendimento, grazie anche all’introduzione delle gilde. Learn / Code / Deploy Value dopotutto, come recita il nostro Pay Off.

Quale miglior modo di inaugurare la rubrica Intrévista doppia se non intervistando due sviluppatori? Parola dunque a Claudio Volpi, nostro collaboratore fin dagli albori dell’azienda, e Fabio Nava, tra gli ultimi arrivati.

Ciao, chi sei?

Ciao, sono Claudio Volpi, la mia passione per la programmazione nacque nel 1985 quando mi venne regalato un Commodore 128 (1) dove cominciai a divertirmi con il linguaggio Commodore Basic (2). Passione alimentata anche a scuola dove imparai BASIC (3).
Il mio primo impiego lo ebbi nel 1987, appena terminata la scuola superiore, come sviluppatore PLC presso un’azienda che sviluppava principalmente software per l’automazione industriale. Sin dall’inizio cominciai a studiare il linguaggio C (4).
E’ in questa azienda che conobbi Fabio Ghislandi (Executive Agile Coach nonché partner di Intré), incrociato per anni sul pullman per andare a scuola. Con Fabio è nata un’amicizia anche attraverso un lungo periodo attività di volontariato assieme.

Nel 2008, spinto dal desiderio di ampliare le mie conoscenze in nuove tecnologie, approdai in Intré, rispondendo alla chiamata di Fabio.

Ciao sono Fabio Nava, e sono nato nel 1995. “Claudio (Fox n.d.r.) lavorava già da 8 anni!”.
Terminate le superiori decisi di mettermi immediatamente alla ricerca di un lavoro ma tornai presto sui miei passi iscrivendomi all’Università degli studi di Milano-Bicocca.  Nel 2018 conseguii la laurea triennale in scienze e tecnologie informatiche.

Solo allora iniziai a lavorare in una piccola società di consulenza composta da circa dieci persone, dove collaborai allo sviluppo di un gestionale web.
Un anno e mezzo dopo, quindi fine 2019, spinto dalla ricerca di nuove sfide e assetato di conoscenza, accettai il consiglio del mio compagno di squadra di pallavolo Francesco Agozzino e mandai quindi la mia candidatura ad Intrè. ll resto è storia da scrivere!

Qual è il tuo ruolo in Intré? Di che cosa ti occupi?

Sono uno sviluppatore e faccio parte di un team che lavora su un progetto per la realizzazione di un’applicazione web per il controllo dei consumi di energia.
Sviluppo principalmente driver di comunicazione lato back-end in JavaScript su framework Node.js che reperiscono a runtime dati da periferiche installate in campo (Meters, Power Units, ecc.).
Ultimamente mi sono occupato dello sviluppo di un importer, un’importante funzionalità perché la maggior parte dei dati arrivano da sistemi che hanno già acquisito dati e che a loro volta depositano in file o repository specifici e di archiviazione di Time Series (5).

Sono sviluppatore in un team che collabora nella realizzazione di progetti nel campo della elaborazione e gestione dei dati televisivi.
Nello specifico il team si occupa dello sviluppo di due progetti fissi, ma anche di attività di manutenzione e deploy.
Le tecnologie coinvolte sono Spring Boot (6), un progetto per framework Spring che velocizza il processo di setup configurazione e avvio di web app e Angular (7), un framework per lo sviluppo lato frontend che trovo molto interessante.

Ricordi il tuo primo giorno in Intré?

Era il 15 Marzo 2008 a Seriate, in un ufficio composto da un paio scrivanie. Una per me e l’altra occupata da Fabio Ghislandi. Fin da subito ho iniziato a prendere confidenza con il mio nuovo notebook.

20 Gennaio 2020 a Monza, in un mondo completamente diverso. Sono passato da un ufficio di poche persone ad un altro con tante.

Qual è stato il momento più bello, più emozionante da quando sei in Intré?

Aver assistito ad una vera e propria evoluzione. Non solo come numero di persone (dai sette che eravamo, a oltre quaranta) bensì anche come obiettivi, mission aziendale. Intré era già improntata al continuo cambiamento, ma era demandato all’impegno del singolo. Oggi invece abbiamo gilde, camp, gildonferenze… tutto molto più strutturato perché evolvere nella nostra professione è importante.

Il primo giorno, perché ho percepito un bel cambiamento.

In questo stesso giorno ho scoperto di essere in team assieme al mio compagno di squadra Francesco Agozzino, e ciò mi ha aiutato a sentirmi ancor di più a mio agio.

E il momento più divertente, o comunque un aneddoto?

Anni fa, quando con Intré si lavorava per un progetto SCADA, da responsabile tecnico mi ritrovavo a chiedere nuove feature ad una persona. Questa stessa persona più avanti l’ho ritrovata come responsabile del progetto nel quale ho iniziato a lavorare. E’ stato interessante nonché curioso notare questo ribaltamento dei ruoli.

Il mio collega Emanuele Mantovani è un grande appassionato di beach volley. Appena ha saputo che gioco in una squadra di pallavolo, non ha esitato nel chiedermi se volessi giocare con lui. Tutto questo il terzo giorno quando a malapena mi ricordavo i nomi degli altri membri del team.

Che cosa ne pensi del nostro Pay Off Learn / Code / Deploy Value?

E’ la realtà di Intré, calza a pennello.

Trovo interessante l’idea del continuo apprendimento e che Intré creda molto su questo processo.

Quale gilda ti è piaciuta di più, ti ha coinvolto maggiormente?

Più o meno tutte, ma AgiLEGO è stata la mia preferita perché è uscita dall’ambito tecnico della programmazione e per l’originalità. L’idea alla base è la realizzazione di video su singole cerimonie Agili tramite la tecnica dello STOP-MOTION utilizzando, come scenografia e interpreti, dei componenti LEGO (R). E così è stato, vedere (8) per credere!

Gilda Sapientina, proposta da Marco Loregian.
Scopo della gilda è la progettazione ed implementazione (prototipale) di una piattaforma per la valutazione delle conoscenze tecniche individuali, verticalmente rispetto a diversi argomenti.

 

Come vedi Intré tra 10 anni?

Spero da pensionato!
Scherzi a parte, spero di vederla sempre più ricca di giovani.
Spero che la linea di attualità (sia di ricerca nuovi talenti, che cavalcare gli ultimi trend tecnologici) continui. Quali siano le tecnologie…ce lo dirà il tempo.

Venendo a conoscenza di come si sia evoluta nel tempo, spero che questo trend continui. E’ importante tenersi sempre aggiornati sulle ultime novità tecnologiche.
Si deve mantenere questo trend.

Cosa pensi dell’altro intervistato?

Non ho ancora avuto modo di conoscerlo dal punto di vista tecnico come compagno di team, ma umanamente lo trovo interessante.

“Fox lo si conosce per la fama. E’ uno dei pilastri di Intré.”
Non ho avuto modo di lavorarci assieme ma ricordo con piacere un pranzo passato assieme al Punto, un ristorante a Seriate.
Trovo Claudio una persona interessante e disponibile.

Siamo arrivati alla fine. Salutatevi!

In bocca alla programmazione!

Ci vediamo a pranzo a Seriate!

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