Agile Coach e la fase di contracting: iniziare in modo efficace
Ogni azienda che vuole abbracciare la cultura Agile dovrebbe avvalersi della consulenza di un Agile Coach.
Affinché un Agile Coach possa creare le fondamenta per una relazione che porterà dei cambiamenti significativi e sostenibili, è fondamentale gestire bene la fase di contrattazione, o contracting.
Come si dovrebbe comportare un Agile Coach in questa fase? Che mindset bisognerebbe avere? Qual è il focus? A cosa dovrebbe fare attenzione? Quali aspetti dovrebbero essere chiari? IN quali trappole c’è il rischio di cadere?
Attorno a queste domande si è sviluppato l’intervento di Lucia Baldelli, professional coach con credenziali ICF Professional Certified Coach (PCC) per Tandem Coaching Academy, nel suo talk presentato nel webinar organizzato il 19 Gennaio da Codemotion Tech Community e S.A.M. (Scrum Agile Milano).
Buona lettura.
Tutto inizia dal contratto stipulato
Citando un lavoro di ricerca di Clutterback e Turner del 2019, circa il 50% dei problemi tra i reparti di business e gli executive coach è collegato in qualche modo al tipo di contratto stipulato.
La riflessione è presto fatta quindi, la fase di contracting è importantissima, anche per un Agile Coach che si appresta a lavorare con un team o con un’azienda.
Riprendendo le domande iniziale, qual è il focus da mantenere? Qual è il mindset? Quali sono le domande giuste da porre affinché non si cada in alcune trappole note?
Chiarire il ruolo dell’Agile Coach
Prima della fase di contracting è bene però che un Agile Coach faccia chiarezza sul ruolo che avrà. Nella sua esperienza Lucia ha affrontato situazioni in cui le aspettative del team non siano coincise con la realtà.
Un coach non ha tutte le risposte o tutte le soluzioni ai problemi bensì è una figura aiuta il cliente a trovare le risposte.
Prendendo spunto da uno dei libri scritti da Peter Hawkins (potete trovare il link nel paragrafo Riferimenti) ecco dunque un modello, basato su cinque discipline, in cui un Agile Coach e un team collaborano affinché il team possa lavorare in modo performante e produttivo:
- COMMISSIONARE: aiutare il team nel capire chi siano gli stakeholder e che cosa vogliono dal team.
- CHIARIRE quale sia l’obiettivo primario, lo scope e le regole che il team deve darsi. In questo, e il precedente punto, un Agile Coach deve lavorare con il team aiutandolo nel creare una comprensione condivisa e facilitare la scoperta.
- CO-CREARE: ogni team ha proprie dinamiche, una propria cultura. Un Agile Coach deve aiutare a migliorare tutte queste dinamiche e rapporti interpersonali.
- Una volta fatta chiarezza è bene COLLEGARE le relazioni tra stakeholder e team, per lavorare al meglio.
- LEARNING: sta alla base, va ribadito lo scopo di un Agile Coach è aiutare il team a riflettere continuamente su quanto fatto e imparato e migliorare di conseguenza.
Chiarire come verrà gestita la confidenzialità
Dopo il ruolo, per un Agile Coach è bene mettere in chiaro la direzione da prendere con il team in termini di confidenzialità. Lucia ci introduce a diversi “schemi” nel quale un Agile Coach può finire: coach-team-manager, coach-manager-individui, coach-team-individui, coach esterni-sponsor-cliente.
Lucia suggerisce due modelli:
- Gestire tutte le conversazioni uno-a-uno come CONFIDENZIALI, permettendo però una condivisione ANONIMA delle tematiche con il team.
- Permettere che tutti i dati e i punti di vista siano CONDIVISI – che siano uno-a-uno o conversazioni nel team – e discussi con il team.
Mindset: come si dovrebbe porre un Agile Coach?
Non esiste una risposta precisa, più si è trasparenti e neutrali e meglio è. Ancora una volta è tutta una questione di chiarezza, come si evince dai consigli portati da Lucia:
- Creare una comprensione condivisa dei ruoli.
- Chiarire l’obiettivo dell’attività di coaching.
- Accordarsi su quali saranno le misure di successo dell’attività di coaching.
- Chiarire i termini di confidenzialità.
- Concordare una codice etico in base a quanto previsto dal Codice di Condotta ICF.
- Intuire ciò che non viene detto, per capire se ci sono problemi da far emergere e quindi risolvere.
Quali trappole e insidie dovrebbe evitare un Agile Coach in fase di contracting?
In fase di contracting bisogna stare attenti a diverse insidie, di seguito ne riporto alcune tratte dall’esperienza di Lucia e dei partecipanti del webinar:
- Mancanza chiarezza o incomprensione sui ruoli.
- Mancanza di tempo – il cliente è occupato – e si salta la contrattazione.
- Obiettivo dell’attività di coaching non chiaro o non misurabile.
- Gli stakeholder hanno idee discordanti sui risultati attesi.
- I membri del team non sanno dell’arrivo di un Agile Coach e non pensano di averne bisogno.
- Mancanza di chiarezza da parte degli stakeholder coinvolti e/o altri fattori aziendali impattanti.
- Assenza di clausole di cessazione rapporto.
Le giuste domande da porre: il modello STORMMES
Lucia chiude la sua interessante presentazione presentandoci il modello STORMMES ovvero una guida utile, per ogni Agile Coach, da seguire per porre le giuste domande in fase di contracting.
Vediamo di seguito quali possono essere le domande da porre per ognuna delle lettere che costituiscono il modello:
- Subject: l’oggetto. Perché mi avete chiamato? Cosa volete raggiungere con l’attività di coaching?
- Time: il tempo. Per quanto tempo lavoreremo assieme? Con quale frequenza ci vedremo?
- Outcomes: i risultati. Cosa vorreste aver raggiunto alla fine del tempo dell’attività di coaching? Quale risultato vorreste portare a casa? Come vogliamo evolvere come azienda?
- Roles: i ruoli. Come lavoreremo assieme? Che ruolo avrò io come Agile Coach?
- Measures: le misure. Come misuriamo se stiamo andando bene o male, in relazione all’obiettivo? Come misuriamo il successo?
- Motivation: la motivazione. Perché è importante per te (come azienda o team)? Cosa ti motiva a focalizzarti su questo ora? Come sai che è questa la cosa su cui devi focalizzarti ora?
- Environment: ambiente. Quali sono i fattori che possono contribuire o ostacolare il successo? Cos’altro è importante che sappia? Quali dinamiche e processi possono ostacolarci?
- Start- Iniziamo!
Qualora voleste approfondire trovate, nel paragrafo Riferimenti, diversi link a risorse e libri consigliati da Lucia.
Riferimenti
Risorse e libri sul professional coaching
- Scrum Alliance Labs | ScrumAlliance
- “The coaching mindset” di Chad W. Hall | Amazon
- “Coaching questions” di Tony Stoltzfus | Amazon
- “The coaching habit” di Michael Bungay Stanier | Amazon
- “Coaching Agile Teams” di Lyssa Adkins | Amazon