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Categorie articolo: Learn

L’apprendimento come valore di un’azienda

27 Ottobre 2025 - 4 minuti di lettura

Entrare in una nuova azienda significa affrontare un primo periodo di apprendimento. La formazione aziendale gioca un ruolo cruciale per integrarsi, comprendere processi e strumenti, e contribuire efficacemente al team.

In Intré, la formazione non è un momento isolato, ma un percorso continuo e strutturato (leggi l’articolo completo sulla formazione in Intré).
Come parte della business Unit di Thanks, Andrea Spera ha avuto la possibilità di vivere un percorso formativo di sei mesi, intenso e ricco di stimoli. Approfondimenti non solo sul framework SCRUM, ma anche strumenti concreti di UX e UI design, le basi per strutturare un design system da zero, e un corso sull’accessibilità digitale (scopri di più su cosa significa e perché è importante).

In questo articolo vorrei condividere alcuni passaggi chiave del mio percorso e spunti utili per chi si trova ad affrontare la sua prima esperienza formativa o, più in generale, un percorso di apprendimento in azienda.

Perché la formazione conta?

Spesso ci si chiede se la formazione aziendale sia davvero utile o se basti “imparare facendo”.
Nelle mie esperienze ho avuto la dimostrazione che un percorso formativo strutturato offre vantaggi concreti.

  • Integra più velocemente: consente di comprendere i processi, la cultura aziendale e il linguaggio comune del team;
  • Rende l’apprendimento mirato: permette di acquisire competenze specifiche in modo ordinato, evitando dispersione o errori comuni;
  • Collega teoria e pratica: ciò che si impara può essere applicato subito, trasformando la conoscenza in strumenti operativi.

Il mio percorso formativo

Durante i sei mesi, il percorso è stato articolato e multidisciplinare, toccando diversi ambiti chiave.

Scrum e metodologia agile

Ho approfondito il framework Scrum, illustrato attraverso un caso studio che mostrava come un team possa organizzarsi in modo iterativo e incrementale.
Questo strumento aiuta a gestire progetti complessi suddividendoli in cicli brevi (sprint), favorendo feedback continui e un miglioramento costante.
Ho compreso i ruoli chiave e le cerimonie principali, osservando come un approccio agile e strutturato possa guidare i progetti verso risultati concreti.

UX e UI design

Come parte della BU Thanks, ho esplorato il modo in cui il team interpreta UX e UI design, partendo dal libro Il Canone Vignelli, che sottolinea l’importanza del contesto e dell’appropriatezza.
Ho potuto capire come le scelte di design siano sempre guidate dai bisogni dell’utente e dal contesto di utilizzo.

Design system e Atomic Design

Ho scoperto l’approccio modulare del design system tramite l’Atomic Design, imparando come combinare componenti per creare interfacce coerenti, scalabili e accessibili.

Customer experience e service blueprint

Ho imparato a rappresentare l’esperienza dell’utente con strumenti pratici come customer journey e service blueprint, mappando flussi, punti di contatto e momenti critici.
Questi strumenti permettono di identificare opportunità di miglioramento e di intervenire in modo mirato per ottimizzare l’esperienza utente.

Principi UX e Gestalt

Attraverso letture come UI Pedia e Refactoring UI, ho applicato principi di percezione visiva e coerenza nella progettazione delle interfacce, migliorando usabilità e fruibilità dei prodotti digitali.

Accessibilità digitale

Il corso dedicato mi ha mostrato come costruire interfacce inclusive, rispettando le linee guida WCAG e adattando il codice per favorire utenti con diverse disabilità.

Re-design dell’app “Trova un Posto”

Applicando i principi della Gestalt, ho ridisegnato l’interfaccia di un’app esistente, migliorando leggibilità e navigazione.
Prototipando in Figma, ho compreso non solo come gestire un progetto di redesign, ma anche quanto i piccoli cambiamenti possano avere un grande impatto sull’esperienza utente.

Consigli pratici per valorizzare la formazione

Vivere una formazione aziendale in modo attivo significa non limitarsi ad “assorbire” contenuti, ma trasformarli in strumenti di lavoro quotidiano.
Ecco alcuni spunti che ho trovato particolarmente utili:

Organizza e dai struttura alle informazioni

Durante un percorso formativo si ricevono molte nozioni, link e materiali.
Strumenti come Notion (per creare taccuini digitali), Miro (per mappare concetti e processi in modo visuale) o Google Drive (per archiviare documenti condivisi) aiutano a costruire un archivio personale ordinato, da consultare nel tempo.

Metti in pratica fin da subito ciò che impari

La teoria acquista significato solo quando viene applicata. Anche piccoli esercizi o simulazioni pratiche, come nel mio caso ridisegnare un’interfaccia o creare una mappa utente, aiutano a consolidare le competenze.

Chiedi feedback e confrontati

Condividere i propri lavori con colleghi e tutor permette di individuare punti di forza e aree di miglioramento.

Rifletti sull’esperienza

Fermarsi a sintetizzare i concetti chiave e rielaborarli con parole proprie aiuta a trasformare la teoria in pratica.
Scrivere una breve riflessione o creare una mappa mentale dopo ogni modulo rende la formazione più consapevole e duratura.

Conclusione

I sei mesi di formazione in Intré mi hanno permesso di trasformare concetti teorici in esperienze pratiche, sviluppando competenze concrete in UX/UI design e accessibilità digitale.

La formazione aziendale, se vissuta attivamente diventa un potente strumento di crescita personale e professionale.

Risorse e fonti utili

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