Uno dei due talk del secondo appuntamento della prima stagione di miniconferenze “IAM On Air – La serie” ha visto protagonista Federica Miggiano, oggi Agile coach per ING Bank.
Il suo è un racconto in stile Agile, scandito in iterazioni ognuna con obiettivi che hanno portato Federica ad essere la persona, fiera di se stessa, che è oggi.
Buona lettura.
Introduzione in stile Daily Scrum
Francesca ha iniziato la sessione come se fosse in un Daily Scrum.
Cosa ho fatto ieri? Dal 2014 lavora in Vodafone. Dopo quasi 6 anni ne è uscita da Scrum Master.
Cosa faccio oggi? Ricopre il ruolo di Agile coach in Ing Bank. Nuova sfida professionale e personale.
Quali impedimenti? Paura di fallire, remote working, perfezionismo.
Per raccontarci la sua esperienza, Francesca ha organizzato una raccolta di review, dal principio, andando per iterazioni.
La prima iterazione
Obiettivo: creare un backlog, prioritizzarlo e prendere una decisione.
Nel 2018 Federica lavorava In Vodafone nel team Customer Operation Strategy quando improvvisamente l’azienda comunicò che il team sarebbe entrato nella sezione Digital Operation per lo sviluppo di un chatbot. Si trattava di un grosso cambiamento: nessuna postazione, Scrum meeting e lavorare in una stanza tutti insieme (Squad) con colleghi anche sviluppatori e con un Product Owner (PO) come capo. Ulteriore elemento di discontinuità, avrebbero dovuto adottare il framework Scrum.
Che fare? Abbracciamo il cambiamento.
Decidi cosa vuoi fare, chi vuoi diventare, e parti da lì. Quindi prioritizza le azioni. Riflettendoci, Federica aveva notato che nel team mancava una figura di Scrum Master, visto che il framework lo prevede.
Perché non diventarlo? Sono entrati in gioco dei fattori inaspettati.
Driver esterni:
- Riconoscimento da parte dei colleghi, che da subito hanno riconosciuto la capacità nel ricoprire il ruoli di Scrum Master.
- Possibilità di cambiare lavoro internamente, seguendo un percorso assieme ad altri colleghi che si stavano formando.
- Supporto e guida del capo.
Driver interni, più intimi:
- Consapevolezza di poter influenzare positivamente le persone.
- Accettazione dei propri limiti e di ciò che ti può rendere felice.
- Desiderio di esplorare un nuovo mondo e vincere una sfida.
Fine prima interazione: obiettivo raggiunto.
La seconda iterazione
Obiettivo: creare nuovo prototipo di se stessa.
Come raggiungere l’obiettivo? Studio e dedizione della documentazione ma soprattutto facendo tanta pratica, con l’aiuto di un Agile coach che l’ha supportata.
Un altro importante passo è stato avvicinarsi alla cultura del feedback, accettandolo. Ogni feedback, anche negativo, deve essere preso come spunto per migliorarsi.
E infine, abbracciare i valori del Manifesto Agile (1).
Terza iterazione
Obiettivo: rendere il prototipo taylored Servant Leader.
Come?
Contaminazione: lavorando in un team di Agilisti di alto livello, ovvero persone con esperienza con le metodologie e pratiche Agili, Francesca ha appreso molto sui loro modi di lavorare, approcciare il cambiamento e guidare le persone. Non solo prendere, ma anche dare (magari consigli ai colleghi).
Importante il concetto di Fail fast: provare fin da subito, sperimentare e fallire, adattandosi rapidamente.
Non rimanere all’interno dell’azienda, ma guardare fuori: partecipare ad eventi di settore, come quelli organizzati dall’Italian Agile Movement (2), meetup, far parte di una community.
Tornando al discorso del feedback, accettarlo è complicato, darlo lo è di più.
In questa iterazione, Federica ha abbracciato un altro dei valori del manifesto:
Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti
Prossima iterazione?
Come ogni review che si rispetti, cosa succederà in futuro? Il prossimo obiettivo sarà creare incremento di valore per il cliente.
Quindi:
La collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti
Ci saranno sicuramente altri cicli, perché migliorarsi è importante.
Conclusioni
A conclusione del suo intervento, è tempo di Inspection time per Francesca:
- LIKED: trasparenza verso se stessa e gli altri; applicare cultura del feedback.
- LEARNED: fare leva sui propri punti di forza; accettare rischi e fallimenti.
- LACKED: capacità di celebrare successi; disciplina nel dire NO.
Prima di salutarci, Francesca ci lascia una frase: Be brave, Re-Scrum. Cercare di migliorarsi sempre, a piccoli passi, con coraggio.