Why all attempts to improve estimation have and will continue to fail!
(and what to do instead)…come si evince dal titolo del suo talk, Vasco Duarte ci ha parlato di quanto sia pericoloso, per i nostri progetti, mettere continuamente mano alle stime attraverso delle simulazioni.
L’errore aumenta enormemente se si passa dall’analisi di progetti piccoli (10 task ad esempio) a progetti più grandi, magari composti da 100 task. Dai dati raccolti da Vasco, non ci sono casi di un progetto con 100 task consegnato per tempo.
L’errore della stima di progetti cresce più velocemente rispetto alla dimensione del progetto. La velocità con cui la stima perfetta decresce è rapida, già con 30 task è vicina allo zero. Se gli errori fossero lineari vedremmo un andamento diverso, lineare appunto. Invece la decrescita è rapida, forse per le tecniche di stima che applichiamo, o magari a causa di altri fattori (competenze del team, scarsa comunicazione con il cliente ecc.).
Dobbiamo comunque fare attenzione ai cosiddetti outlier, dalla statistica un termine che sta ad indicare un insieme di osservazioni, valori anomali e aberranti.
La storia (anche recente) ci ha portato casi di progetti enormi come quello per l’aereo F-35 o l’aeroporto di Brandeburgo, che con il tempo sono cresciuti ulteriormente in termini di budget. Da ciò deduciamo che i progetti sono fragili per dimensione.
Il Manifesto Agile [1] ci viene in aiuto, anzi ce lo dice dall’inizio: lavorare su un qualcosa di piccolo, semplice, che poi man mano si affina, è meglio. La strada era già tracciata, a partire dal fatto quindi che i progetti dovessero diminuire di dimensione,
Nulla è comunque perduto, possiamo sempre rimediare sfruttando i dati a nostra disposizione, ad esempio dagli item che popolano il backlog, per capire che direzione potrebbe prendere il progetto, individuando la landing zone.
Per ulteriori approfondimenti il libro [2] di Vasco spiega come scrivere un backlog affidabile e organizzare i task del progetto affinché venga concluso e il prodotto consegnato in tempo.
Se invece volete capirne di più sulle simulazioni dei progetti spiegate durante il suo interessante talk, vi invito a dare un’occhiata al progetto del simulatore sulla sua pagina personale su GitHub [3].
Ottimo inizio per IAD 2020!