La gilda, che prosegue il lavoro iniziato da “Lego Skynet”, si pone l’obiettivo di migliorare sensibilmente l’hardware e il software del robot assemblato con il kit Lego Mindstorms ® 51515 che era capace di, con il supporto di un Raspberry Pi con modulo webcam in grado di scattare foto, muoversi verso una pallina.
Incontro dopo incontro, sono stati raggiunti i seguenti obiettivi.
Al camp del 3 ottobre la gilda ha realizzato una piccola demo del nuovo robot e organizzato un talk per approfondire gli aspetti tecnologici del progetto.
Come programmatori costruiamo modelli di sistemi che qualcun altro utilizzerà per raggiungere i suoi obiettivi. La sfida quotidiana è capire le diverse esigenze degli utilizzatori e i diversi contesti di utilizzo e costruire modelli che siano utili ed efficaci. Molte sono le pratiche, i pattern, le tecniche che Domain-Driven Design offre per modellare domini complessi.
La gilda nasce con lo scopo d’introdurre al vasto mondo del DDD e di realizzare un’applicazione C# .NET per applicare quanto imparato. A tale scopo il gruppo si è avvalso dell’aiuto di Alberto Acerbis.
Durante gli incontri il gruppo ha partecipato a una sessione di Event Storming per la modellazione del dominio, dopodiché si è sviluppata una prima versione di un monolite (con frontend in Blazor) che via via è stata scomposta in più parti: microservizi (backend) e microfrontend (frontend).
Scopo di questa gilda è apprendere i concetti fondamentali di elettronica ed elettrotecnica, conoscere i principali componenti di un circuito elettronico e capire come e con quali strumenti assemblarli.
Dopo una breve introduzione teorica dei componenti, il team ha individuato alcuni casi pratici in ordine progressivo di complessità con cui poi si sono cimentati, da kit didattici sino ad arrivare a progettare un circuito complesso con un software di simulazione.
I partecipanti della gilda hanno acquisito manualità con gli strumenti (stagnatore, multimetro, ecc.), hanno realizzato un prototipo funzionante in due differenti versioni e infine hanno organizzato un workshop per consentire alle persone di Intré di ripetere l’esperienza dell’assemblaggio.
La peculiarità di questa gilda è stata la possibilità di realizzare qualcosa di fisico, dell’hardware, ed è stata un’esperienza estremamente gratificate.
La gilda nasce con l’obiettivo di approfondire gli strumenti di organizzazione e visualizzazione dati attraverso la guida di un corso online a tema “Data Visualisation” Una volta acquisite le basi teoriche i partecipanti si sono suddivisi in due gruppi per lavorare a due casi di studio:
Per entrambi i casi di studio sono state realizzare le infografiche sulla base di dataset recuperati online. Grazie al percorso svolto i partecipanti hanno acquisito maggiore conoscenza e consapevolezza nell’utilizzo, organizzazione e pulizia dei dati, creando grafici e visualizzazioni efficaci e corrette.
La gilda ha seguito un percorso di apprendimento e pratica di tecniche di visualizzazione, concentrandoci in particolare su modelli e strumenti proposti da bikablo ®.
L’obiettivo principale è stato d’imparare come essere efficaci nella visual facilitation e nello sketch noting, acquisendo competenze che ci permettano di realizzare poster e cartelloni d’impatto per diverse situazioni e cerimonie.
Il primo incontro è stato dedicato a un corso di una giornata con Francesca Martinuzzi, trainer bikablo, per l’apprendimento dei fondamenti da mettere subito in pratica con i primi poster: l’alfabeto del disegno, le icone, i personaggi, le cornici, le ombre, i colori, e molto altro. Dopo questa prima full immersion, il team ha proseguito il suo percorso continuando a esercitarsi producendo nuovi poster, avvalendosi per due incontri del prezioso contributi di Marta Ghislandi, che già aveva partecipato a una gilda simile in Agile Reloaded.
La gilda è stata sempre molto partecipata e ricca di momenti divertenti, con progressi inaspettati nel giro di pochi mesi. Per il camp del 3 ottobre è stata realizzata l’agenda e la board per l’unconference.
L’obiettivo della gilda è di apprendere nuove conoscenze (o rafforzarle, per chi già è pratico) sia sul framework per frontend Vue.js versione 3, sia sul linguaggio TypeScript.
I primi incontri sono stati dedicati alla partecipazione a un corso organizzato dal coach esterno Andrea Simone Costa, durante il quale sono stati trattati diversi argomenti:
Al termine del corso i partecipanti hanno organizzato diversi incontri di approfondimento e di pratica che hanno portato alla creazione di un’applicazione in Vue.js del gioco della Tombola, partendo da un progetto precedente sviluppato in React.
Questa gilda nasce per raggiungere due obiettivi: imparare a produrre la birra “home-made” e realizzare un’applicazione per il monitoraggio della fermentazione del mosto.
Durante i diversi incontri, i partecipanti hanno avuto modo di utilizzare un kit per la fabbricazione della birra e produrre una IPA finalizzando 24 bottiglie da 75cl. Nel mentre è stato realizzato un software con l’intenzione di aiutare l’utilizzatore finale, il mastro birraio: l’applicazione sviluppata permette infatti di creare e gestire delle ricette e di monitorare la temperatura del mosto nel momento in cui si decide di eseguire una cotta. Per lo sviluppo dell’applicazione sono state utilizzate diverse tecnologie: React.js per il frontend, Java Spring per il backend, un microcontrollore STM32 Nucleo64 con sensore di temperatura per la rilevazione della stessa in tempo reale e il protocollo MQTT per il trasferimento dei dati della temperatura al Cloud AWS.
In occasione del camp tenutosi il 3 ottobre, mentre veniva degustata la birra prodotta, è stata presentata l’esperienza vissuta in tutti i suoi aspetti: organizzativi e tecnici.
Nata dall’amore dei propositori della gilda per i famosi mattoncini danesi, unito al desiderio di esplorare quanto “in là” ci si potesse spingere con essi, questa gilda ha cercato di rompere ogni tipo di barriera tra il gioco e la ricerca ingegneristica.
Si sono esplorati i limiti del kit Lego Mindstorms ® 51515 così come proposto dalla casa madre, per poi ideare dei design originali per un automezzo cingolato totalmente inedito, in grado di muoversi in autonomia nello spazio, reagendo a fattori esterni.
Coadiuvati da un coach esterno per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (usando il framework Detectron ereditato dalla precedente gilda AIPy), è stato montato a bordo della macchina un Raspberry Pi con modulo webcam in grado di scattare foto, inviarle a un server remoto, elaborare la risposta e, tramite calcoli trigonometrici, stabilire i comandi da mandare ai motori Lego per indirizzare il robot verso un bersaglio, ovvero una pallina.
Parallelamente, è stato studiato il framework Scratch (usato come base dal software ufficiale Lego) e sono stati realizzati due workshop per bambini di scuole elementari e medie, presso gli uffici di Seriate.
Gioco, reverse engineering, matematica, intelligenza artificiale e insegnamento ai bambini…cosa si può desiderare di più da una gilda?
Questa gilda nasce per affrontare una sfida: dimostrare di saper imparare in contesti esterni a quello professionale a cui siamo abituati. I partecipanti infatti si sono messi alla prova con i più moderni videogiochi di tipo FPS (First-Person Shooter) in modalità multiplayer, ovvero collaborando in team e migliorando partita dopo partita.
Oltre a divertirsi, i membri di questa gilda hanno raggiunto due obiettivi molto importanti:
Come output i partecipanti hanno realizzato un video di qualità, potenzialmente una puntata del podcast aziendale.
Scrivere codice è un’attività alla portata di tutti, scriverlo bene è un altro paio di maniche. Come per ogni altra abilità, affinare il proprio livello richiede dedizione e pratica.
Da queste considerazioni nasce la gilda Kata-pulta che, come suggerisce il nome, si pone l’obiettivo di svolgere i “coding-Kata” ovvero esercizi di programmazione da ripetere per migliorare e automatizzare le skill tecniche ed essere più preparati per affrontare le sfide di tutti i giorni.
Durante gli incontri i partecipanti si sono messi alla prova sperimentando varie tecniche di programmazione e di lavoro in gruppo, cambiando spesso e volentieri linguaggio di programmazione.
Come output finale è stato inserito, nel repository aziendale, un esercizio in cui sono contenuti e spiegati tutti gli step per poterlo risolvere utilizzando l’approccio Test-Driven Development (TDD).