Agile oggi
Prima di scoprire quali siano le percezioni sul futuro dell’Agile, Carlo ci ha chiesto di scrivere cosa pensiamo oggi della parola Agile.
Diverse opinioni convergono verso un pensiero comune, ovvero che Agile è una buzzword, una parola di moda (quasi sempre anglosassone) che tutti ripetono perché fa trend. Molte aziende adottano Agile ma solo sulla carta, non lo comprendono fino in fondo, oppure dicono di essere agili solo perché “oramai lo fanno tutti”.
Maggior risalto viene dato agli aspetti positivi dell’Agilità: è un mindset, un approccio interattivo necessario per gestire progetti non solo in ambito software, efficiente che stimola il lavoro di gruppo. Attenzione a non fare copy & paste, ovvero copiare da casi di successo e sperare che le cose vadano per il verso giusto. A tal proposito non posso non citare il classico “non” modello Spotify [3].
Dai post-it scritti è emerso l’inevitabile confronto con la metodologia Waterfall [4], ciò che c’era prima (e che tutt’oggi permane) dell’avvento dell’Agilità. Per l’esperienza di qualcuno infatti, Agile altro non è che Waterfall a sprint. E’ bene sottolineare comunque che chi sceglie di continuare con Waterfall non commette un errore: tutto deve partire dalla volontà delle persone. Inutile insistere su un qualcosa se non la vuole veramente.