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Categorie articolo: Learn

10 pratiche per costruire una Learning Organization: Academy

10 Settembre 2025 - 7 minuti di lettura

Investire nella crescita delle persone non è solo un valore. È una scelta strategica che determina la capacità di un’organizzazione di affrontare il cambiamento con consapevolezza e competenza.
Per questo Intré, tra le sue pratiche del modello di Learning Organization, ha dato vita a i3 Academy, o più semplicemente Academy: un’iniziativa interna che si traduce in percorsi strutturati di apprendimento e condivisione. Uno spazio in cui non ci si limita a trasmettere conoscenze, ma a promuovere una cultura basata sul confronto, sulla sperimentazione e sull’aggiornamento continuo delle competenze.

In questo articolo vi spiegheremo come funziona la nostra Academy, quali obiettivi si prefigge, che tipologie di argomenti sono trattati e anche cosa ne pensano alcune delle persone che ne hanno preso parte.

Le 10 pratiche della Learning Organization Intré

Il modello Learning Organization di Intré, in continua evoluzione, è focalizzato sullo sviluppo delle competenze e della crescita professionale dei dipendenti. Promuove un ambiente di apprendimento collaborativo attraverso pratiche mirate, incoraggiando l’iniziativa individuale e collettiva per garantire una formazione continua e il coinvolgimento attivo dei membri nell’organizzazione. L’iniziativa di apprendimento attuale di Intré comprende dieci pratiche:

  1. Gilde
  2. Camp
  3. Community
  4. Skill matrix
  5. Certificazioni
  6. Academy
  7. CoP I Wanna Be A Speaker
  8. Obiettivi di apprendimento
  9. Formazione in aula
  10. Corsi di lingua

Entriamo ora nel merito della nostra Academy.

Come funziona l’Academy

L’Academy di Intré si fonda su un approccio pratico e personalizzato, pensato per valorizzare l’apprendimento attraverso il confronto diretto tra colleghi. Due sono le figure protagoniste di questo percorso: il mentore, che guida il percorso formativo, e il mentee, ovvero la persona che sceglie di intraprenderlo scegliendolo da un catalogo pubblicato sulla nostra Wiki interna, in cui ogni mentore descrive il proprio “menù” di tematiche su cui è disponibile a fare mentoring.

Questa pratica di apprendimento è rivolta in primo luogo ai nuovi collaboratori, ma è sempre aperta anche a chi, pur avendo più esperienza, desidera mettersi in gioco come mentee e continuare il proprio percorso di crescita.

Il formato prevede incontri individuali settimanali della durata di 1-1,5 ore, distribuiti su un arco temporale di tre mesi. Al termine del percorso è previsto un momento dedicato alla retrospettiva finale, utile per riflettere su quanto appreso e sugli obiettivi raggiunti.

L’Academy può essere prolungata, mantenendo la stessa coppia mentore-mentee o formandone una nuova.

Per aderire all’iniziativa, sia in qualità di mentore sia di mentee, è sufficiente contattare il proprio Agile Delivery Manager (ADM) di riferimento che fa, inizialmente, da tramite tra i due protagonisti del percorso. Mentore e mentee non devono far parte dello stesso team di lavoro di cui fanno parte quotidianamente. 

Obiettivi dell’Academy

La nostra Academy nasce per sostenere la crescita delle persone attraverso percorsi di apprendimento mirati e personalizzati.

Il primo obiettivo è garantire un onboarding efficace e su misura per i nuovi colleghi. Non si tratta di un percorso standardizzato, uguale per tutti. Ogni percorso viene costruito insieme al mentore, tenendo conto delle competenze richieste dal ruolo e delle aree di miglioramento specifiche della persona.

Un secondo obiettivo riguarda lo sviluppo della capacità di mentorship. Un’abilità che non si esaurisce nei percorsi formativi, ma diventa parte integrante della vita di team e contribuisce a rafforzare le dinamiche di collaborazione quotidiana.

Infine, l’Academy offre l’opportunità di lavorare su competenze, o skill, percepite come fragili, a prescindere dal livello di esperienza o seniority. Un approccio che permette a tutti di affrontare le proprie aree di miglioramento in modo strutturato e consapevole.

Argomenti trattati in un percorso di academy

L’Academy di Intré si articola in percorsi strutturati, progettati per favorire una crescita tecnica continua e mirata. Ogni percorso nasce dal confronto tra mentee e mentore, con l’obiettivo di costruire un piano di apprendimento che risponda alle esigenze reali delle persone e dei team di progetto.

Tra gli ambiti più frequenti emergono il consolidamento di design pattern e paradigmi architetturali (come i principi SOLID, il Domain-Driven Design e la programmazione funzionale), l’approfondimento di linguaggi di programmazione, framework, strumenti per la Continuous Integration, il testing e la containerizzazione.

Non mancano i percorsi dedicati alle metodologie Agili, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo, con un’attenzione particolare alle pratiche di eXtreme Programming e agli elementi fondamentali di Scrum. A completare il quadro, vengono proposti anche esercizi pratici come i coding kata e sessioni su temi trasversali, tra cui code smell, refactoring di codice e le buone pratiche di sviluppo software.

Come sta andando l’Academy: feedback dalle nostre persone

La nostra Academy è attiva dal 2022, e da allora diversi collaboratori di Intré si sono proposti come mentori e altre hanno partecipato come mentee. Per dare dei numeri, 15 sono stati i percorsi mentor-mentee e alcuni sono ancora in corso.

Come sta andando questa iniziativa di formazione? E’ effettivamente utile alle persone? Lasciamo la parola a loro.

Francesco Sacchi (mentore) – Davide Steri (mentee)

Francesco:

Dopo diversi cicli come mentore all’interno dell’Academy, questa volta l’esperienza è stata diversa. Di norma, mi trovo ad affiancare colleghi junior al loro primo inserimento in un team Intré, guidandoli attraverso una panoramica di argomenti fondamentali per iniziare con il piede giusto: basi di frontend o backend, concetti REST, Docker, buone pratiche di sviluppo e metodologie agili.
Con Davide, però, il punto di partenza era diverso. Aveva già una buona preparazione su diversi temi e portava esigenze più specifiche, come l’approfondimento di MongoDB in vista di una certificazione, ma anche curiosità su argomenti più ampi e trasversali, come i design pattern o il clean code, su cui però mostrava ancora qualche incertezza.
Anche in questo contesto meno strutturato, un approccio flessibile si è rivelato vincente. Insieme, incontro dopo incontro, abbiamo costruito un percorso su misura, capace di integrarsi con naturalezza al lavoro quotidiano in team e di supportare la sua crescita tecnica e professionale.

Davide:

“Ho trovato l’esperienza di Academy con Francesco davvero utile e stimolante. Mi ha dato la possibilità di approfondire alcuni temi tecnici in modo mirato e di esplorarne altri più a livello introduttivo, fornendomi una panoramica che mi sarà sicuramente utile per studi futuri.
Gli incontri non erano semplici lezioni frontali, ma conversazioni aperte e scambi di opinioni, spesso legati a situazioni reali emerse nel lavoro quotidiano. Ho apprezzato molto la flessibilità del percorso. Non c’era nessuno schema rigido da seguire, ma spazio per adattare di volta in volta gli argomenti in base agli interessi del momento.”

Mosé Raguzzini (mentore) – Giulia Redolfi (mentee)

Mosé:

La mia prima esperienza come mentore all’interno della Academy è stata formativa anche per il sottoscritto. Pur avendo il ruolo di guida, ho avuto modo di apprendere molto, grazie a un percorso ricco e ben strutturato, in cui teoria e pratica si sono intrecciate con naturalezza. Ogni incontro era un equilibrio dinamico tra contenuti tecnici, esempi concreti e conversazioni informali su temi trasversali come meccaniche di gioco, design system ed esperienze personali. Domande inaspettate e spunti fuori traccia hanno spesso arricchito la discussione, spingendoci oltre quanto previsto dalla roadmap. Ho avuto il piacere di lavorare con una mentee curiosa e propositiva, capace di passare da un approccio creativo a una visione più strutturata e analitica del videogioco. Oggi ha a disposizione gli strumenti per osservare, progettare e, se vorrà, anche prototipare e sviluppare. Ma soprattutto ha ritrovato — o forse scoperto — la passione per un mondo che vale la pena esplorare anche da dentro. Se ci sarà una prossima edizione, la affronterò con lo stesso entusiasmo. Perché, a conti fatti, credo di aver ricevuto più di quanto abbia dato.

Giulia:

Il mio percorso di Academy con Mosé, incentrato sul Game Design, è stato molto stimolante. Un percorso che ha permesso di approfondire un ambito che mi ha sempre incuriosita, ma che fino ad allora non avevo mai avuto l’occasione di esplorare davvero. Gli incontri sono stati dinamici e ben strutturati: oltre ai fondamenti teorici, ampio spazio è stato dedicato allo scambio di idee e alle riflessioni sul mondo del gaming, che Mosé ha saputo rendere ancora più interessante grazie alla sua passione e competenza.
Tutti i temi concordati fin dall’inizio sono stati affrontati con cura, in un clima che ha favorito il confronto e la curiosità. Partivo da zero, ma al termine del percorso ho acquisito una solida base tecnica e nuovi strumenti per guardare al settore con occhi diversi.
Un’esperienza che mi piacerebbe ripetere, magari su altri temi: perché quando la condivisione è guidata da passione autentica, si impara molto più di quanto ci si aspetti.

Conclusioni

Tra le dieci pratiche del modello di Learning Organization adottato da Intré, l’Academy rappresenta una delle espressioni più concrete della cultura di apprendimento continuo in azienda.
Un’occasione per crescere, condividere conoscenze e creare connessioni significative tra colleghi, indipendentemente dal ruolo o dal livello di esperienza. Investire tempo in un percorso di Academy significa contribuire attivamente al miglioramento personale e collettivo, rafforzando non solo le competenze tecniche, ma anche la qualità della collaborazione all’interno dei team.