Prima di parlarci dei superpoteri che un leader Agile (ad esempio un team leader o un Agile coach) debba sviluppare, Emiliano ci ha raccontato una storia molto utile alla comprensione della tematica.
Superpoteri e sistemi complessi nella storia: la Seconda Guerra Mondiale
Da una situazione complessa a una situazione caotica
La marina militare, all’inizio del secondo conflitto mondiale nel 1942, credeva di possedere un enorme vantaggio, una sorta di superpotere. A voler ben vedere erano due i superpoteri in questione, rappresentati da due innovazioni tecnologiche: il radar e la radiofrequenza.
Con l’uso del radar gli americani erano certi di avere più probabilità di scovare il nemico mentre con l’uso della radio potevano far comunicare tra loro le flotte senza rischiare che il nemico scoprisse la loro posizione.
Si credevano quindi più forti, ma…
Quello che accadde non fu il massimo, proprio per “colpa” di questi superpoteri.
Il radar captava sì gli ostacoli ma non permetteva di capire se fossero navi nemiche o semplici scogli o isole, portando le flotte ad avvicinarsi e quindi esporsi.
Come fare per evitare questo rischio?
Sfruttare la radiofrequenza per comunicare e aiutarsi nel comprendere il feedback dei radar. Ciò però creò molta entropia e quindi una dispersione di importanti ordini radio…insomma, gli americani passarono da una situazione complessa ad una di caos (più avanti spiegheremo la differenza tra le due).
C’era tante, troppe informazioni ma completamente scorrelate.
Combat Information Center: Sperimentare è fondamentale
L’allora presidente americano Roosevelt decise di affidare il comando della flotta, e della situazione, all’ammiraglio Nimitz, considerato all’epoca uno dei pochi leader illuminati.
Lo stile di leadership adottato da Nimitz era avanzato: faceva “empowerment”, responsabilizzava, dava la giusta libertà di manovra ai vari comandanti delle navi della flotta. A tutti gli effetti un precursore del più moderno stile di servant leadership.
Tornando alla nostra storia, Nimitz invece di impartire ordini dall’alto diede ai suoi una visione: collaborare cercando di essere il più efficienti possibile sfruttando al meglio le tecnologie e le informazioni a disposizione. Un po’ come dovrebbe fare oggi un leader ovvero dare una vision, chiara e condivisa con tutto il team senza però dire cosa fare.
La leadership dell’ammiraglio abilitò i comandanti e gli equipaggi di ogni nave alla sperimentazione per raggiungere quell’obiettivo. Tutti insieme collaborarono, dai tecnici ai marinai, come i moderni team cross-funzionali. Il tutto in una situazione di vero caos, la Seconda Guerra Mondiale.
Il duro lavoro e i vari esperimenti portarono alla creazione del CIC, il Combat Information Center. Le tecnologie e le modalità di utilizzo vennero decise in autonomia tra i vari equipaggi. Oltretutto ciò portava un bel vantaggio in caso di attacco dato che per agire non c’era più il bisogno di interpellare il comandante per eseguire degli ordini: tutto il team era consapevole delle informazioni ed era responsabilizzato a dovere.
Qual è la morale di questa storia?
Di fronte a scenari complessi le soluzioni devono emergere attraverso l’esperienza. La sperimentazione è un elemento fondamentale.
Bene, torniamo ora al 2021.